Affumicatura
Una tecnica antica che vale la pena conoscere

La Taverna del Pecorino di Matteo Pasquetti

L'affumicatura dei cibi è una tecnica di conservazione e di miglioramento del sapore che comporta l'esposizione dei cibi al fumo ottenuto dalla combustione di legni duri o altre materie organiche. Questa pratica ha origini antiche e deriva dalla necessità di conservare i cibi per periodi prolungati, prevenendo la crescita batterica e migliorando il gusto.

Come avviene l’affumicatura


Prima di iniziare l'affumicatura, i cibi vengono preparati attraverso operazioni come il lavaggio, la salatura, la marinatura o l'asciugatura, a seconda del tipo di cibo e della tradizione culinaria. Legni duri come quercia, ciliegio, nocciolo, faggio sono spesso utilizzati per produrre il fumo necessario. Diverse tipologie di legno conferiscono sapori distinti ai cibi. In passato, si usavano camini o bracieri in cui si faceva bruciare il legno. Oggi, esistono appositi strumenti chiamati "affumicatori" che controllano la temperatura e la produzione di fumo in modo più efficiente.
Esistono varie tipoogie di affumicatura, quella a freddo nella quale i cibi sono esposti al fumo a temperature basse, solitamente sotto i 30°C, per diverse ore o addirittura giorni. Questo metodo è più utilizzato per il miglioramento del sapore che per la conservazione. Nell'affumicatura a caldo, i cibi vengono cotti mentre vengono esposti al fumo a temperatura più elevata, generalmente tra i 70°C ei 120°C. Questo processo contribuisce sia alla conservazione che al sapore. Il tempo di esposizione al fumo varia in base al cibo e alla tecnica utilizzata. Può andare da poche ore a diversi giorni, a seconda del risultato desiderato.

È essenziale mantenere una temperatura costante durante l'affumicatura per garantire che i cibi siano cotti e affumicati uniformemente e in modo sicuro. Dopo, i cibi vengono lasciati raffreddare a temperatura ambiente prima di essere conservati. Questa tecnica riduce il contenuto di acqua nei cibi, ritardando la crescita batterica e aumentando la loro durata di conservazione.
I cibi comunemente sottoposti all'affumicatura includono carne, pesce, formaggi e alcuni tipi di verdure. Il processo dona un sapore caratteristico e un profilo aromatico unico ai cibi.

Come si affumicano i cibi oggi


Gli strumenti utilizzati in passato includevano camini, bracieri e casse di legno appositamente costruite. Oggi, gli affumicatori moderni sono dotati di controlli per la temperatura, il flusso d'aria e il tempo di esposizione al fumo, garantendo risultati più prevedibili ed efficienti. Ci sono anche affumicatori elettrici, affumicatori a carbone e affumicatori a gas che semplificano il processo.
Sebbene sia una tecnica gustosa e tradizionale, ci sono alcuni potenziali rischi per la salute da tenere in considerazione.

Durante il processo di combustione del legno, si possono formare sostanze chimiche potenzialmente cancerogene come i policiclici aromatici idrocarburici (PAH) e l'acrilammide. Queste sostanze possono depositarsi sulla superficie dei cibi affumicati e, se consumate in quantità elevate e regolarmente, possono aumentare il rischio di cancro.

L'affumicatura a freddo può favorire la crescita batterica durante le lunghe esposizioni a temperature basse. È quindi importante adottare misure adeguate e prevenire la contaminazione batterica, come la corretta salatura o marinatura dei cibi prima dell'affumicatura. Le tecniche di preparazione, come la salatura possono contribuire a problemi di salute come l'ipertensione.
L'affumicatura può aumentare il contenuto calorico dei cibi, specialmente se si tratta di carne, poiché il processo riduce il contenuto di acqua nei cibi, concentrando nutrienti e calorie e può rendere alcuni cibi più difficili da digerire.

Per mitigare questi rischi, i cibi affumicati vanno consumati con moderazione.