Tipi di salame
Conosciamoli meglio

La Taverna del Pecorino di Matteo Pasquetti

Quanti tipi di salame si producono in Italia? Veramente tanti! Alcuni godono di alti riconoscimenti e sono famosi in tutto il mondo, altri sono piccole produzioni locali poco diffuse al di là del territorio tipico, ma tutti hanno in comune una cosa: il forte legame con la tradizione gastronomica che è vanto di ogni centimetro quadrato del nostro Paese.

finocchiona

Salami italiani più importanti


Ci piacerebbe fare una panoramica fra le varie tipologie di salame prodotte in Italia: abbiamo salami dolci e piccanti, a grana grossa e a grana fine, piccoli e grandi, profumati da spezie o erbe, da assaporare in fette belle spesse oppure sottilissime; abbiamo, inoltre, salami preparati solo con carne di maiale, altri in mix con altre carni.
Insomma, il panorama è davvero molto vasto e per questo faremo una carrellata dei salami più famosi del nostro Paese, come rappresentanti di tutta la produzione nazionale.

Scopri come di stagionano i salumi


Salame Brianza DOP
Si tratta di un salame preparato solo con carni suine, macinate più fini per salami piccoli dalla grana fine e più grosse per salami grandi dalla grana più grossa. All’impasto vengono aggiunti sale, pepe nero e talvolta vino. La stagionatura va da tre settimane a oltre tre mesi, a seconda delle pezzature. Il suo gusto è dolce e delicato e si gusta tagliato a fette piuttosto spesse o a cubetti.

Salame di Cramona IGP
La ricetta di questo salame prevede l’uso di parti grasse e magre di maiale, anche pregiate, come la coscia e il filetto, tritate per ottenere un impasto dalla grana piuttosto fine, a cui si aggiungono il sale, il vino rosso e l’aglio pestato. Questo salame subisce una stagionatura che può protrarsi fino a otto mesi. Il prodotto che ne deriva è compatto e morbido, dal profumo intenso e speziato e dal gusto pieno e sapido.

Salame ecumenico di Mortara
A Mortara si prepara un salame particolare, il Salame Ecumenico, così chiamato perché in grado di accontentare i fedeli di tre religioni: Cristiani, Ebrei e Musulmani. Per produrlo, infatti, viene usato solo il petto d’oca, tritato, conciato e insaccato nel collo dell’animale.

Salame di Varzi DOP
Per produrre questo salame vengono utilizzati tagli di maiale sia grassi che magri, tritati e insaporiti con pepe nero in grani e un infuso di vino rosso, aglio e noce moscata.
A seconda del peso e, quindi delle dimensioni e delle tempistiche di maturazione, abbiamo le varietà filzetta, filzettone e sottocrespone.

Salame Milano
È sicuramente uno dei salami italiani più famosi: ha una grana fine, si presenta in grosse pezzature e si mangia in fette sottili, dal sapore pieno ma delicato.
Si prepara con carni magre suine e bovine, lardo suino, pepe e talvolta un infuso di vino bianco e aglio.

Mariola
Questo salame esiste in due versioni, cotta o cruda; si prepara con gli scarti della lavorazione del maiale ed è tipico della Bassa Parmense e del Piacentino.
In entrambe le preparazioni le carni di maiale vengono tritate finemente, conciate con sale, pepe, aglio e vino bianco, poi insaccate in un budello doppio, spesso, grasso e dalla forma irregolare, chiamato appunto Mariola.

Salame Felino IGP
Altra celebrità fra i salumi italiani, questo salame si fa mescolando le carni suine di tagli magri di prima scelta assieme ad un 25% di grasso suino, derivato da prosciutto e pancetta. La carne viene insaporita con sale, pepe nero in grani e vino bianco secco, talvolta profumato con aglio pestato.
Dopo una stagionatura che può andare dai due ai quattro mesi, si ottiene un salame morbido e delicato, saporito e tipicamente dolce.

Salame Piacentino DOP
In questo salame il grasso rappresenta soli il 15% del totale del peso; ha un profumo e un sapore caratteristici: alla degustazione è dolce, delicato e sapido.

Strolghino
Lo Strolghino si fa con la rifilatura delle carni magre usate per la produzione del culatello e si consuma giovane, dopo solo pochi giorni di stagionatura. Il suo sapore morbido e dolce si gusta tagliandolo a fette spesse circa un centimetro.

Finocchiona
La Finocchiona si prepara in tutta la Toscana con ingredienti di qualità: spalla, rifilatura di prosciutto e guanciale, conditi con sale, pepe, aglio, vino rosso e semi di finocchio, che le conferiscono l’inconfondibile sapore.

salame crete senesi

Salame di Cinghiale
Rimaniamo in Toscana con un altro protagonista dei classici taglieri. Si tratta di un salame dal colore scuro e dal sapore deciso e definito, che si prepara con la carne magra di cinghiale macinata a grana media assieme al grasso di maiale e insaporita con sale, pepe e talvolta aglio.

Corallina di Norcia
L’arte della norcineria nasce proprio qui e non possiamo non citare, quindi, il salame che la rappresenta: la Corallina, dolce e saporitissima.
Si prepara con tagli nobili, spalla e rifilature di prosciutto tritati finemente e ammorbiditi con il grasso. Si uniscono sale, pepe in grani e in pezzi e aglio marinato nel vino.

Salame Piemonte IGP
Si tratta di un salame a grana grossa profumato con sale, pepe, aglio, chiodi di garofano, noce moscata e vino rosso piemontese DOC. Ha un sapore dolce e ricco di aromi e si serve in fette piuttosto spesse e morbide, per via della breve stagionatura.

Salame Sant’Angelo IGP
Questo salame siciliano si ottiene da tagli nobili di maiale tritati a punta di coltello. Le carni vengono insaporite solo con sale marino e pepe nero.
È tenero, compatto, omogeneo e saporito, e ne esistono più varietà: Cularino, Sottocularino, Sacco, Fellata.

Salamini Italiani alla Cacciatora DOP
I piccoli e irresistibili Salamini Italiani alla Cacciatora si producono in diverse regioni italiane, da Nord a Sud.
Il loro impasto è omogeneo e compatto e viene insaporito con sale, pepe ed eventualmente aglio. Si serve in fette piuttosto spesse per assaporarne il gusto pieno ma delicato.