Cos'è l'aglione
Tutto quello che c'è da sapere su questo ingrediente speciale

La Taverna del Pecorino di Matteo Pasquetti

L’aglione, o “aglione della Val di Chiana”, è una varietà di aglio gigante che rappresenta un gioiello agricolo e gastronomico della Toscana. Caratterizzato da un bulbo imponente e da uno spiccato sapore dolce e delicato, privo dell’aroma pungente dell’aglio comune, l’aglione ha radici secolari nella tradizione contadina della Val di Chiana. In questo articolo scopriremo le sue origini, le peculiarità botaniche e nutrizionali, le tecniche di coltivazione sostenibile e i suoi utilizzi in cucina, con un focus su ricette tipiche come i pici all’aglione.

Storia e origini dell’aglione


L’aglione affonda le radici nella fertile Val di Chiana, tra le province di Arezzo e Siena. Coltivato in piccoli orti familiari fin dal Medioevo, l’aglione veniva selezionato per la grandezza dei bulbi e per il sapore dolce, ideale come condimento nelle zuppe primaverili. Per generazioni, le famiglie toscane hanno tramandato i bulbi migliori e le tecniche di semina, preservando una varietà che rischiava di andare perduta con l’avvento delle produzioni industriali. Solo negli ultimi decenni, grazie a fiere locali e manifestazioni gastronomiche, l’aglione ha iniziato a ricevere il riconoscimento che merita anche fuori dalla Toscana.

Caratteristiche botaniche e agronomiche


Aspetto e struttura
Dimensioni: un singolo bulbo può superare i 500 g, con spicchi carnosi e di grande formato.

Colore: buccia bianca-avorio; superfice liscia e leggermente lucida.

Portamento: piante alte fino a 80 cm, con foglie verdi e cilindriche.

Coltivazione e disciplinare
Clima: ama inverni miti e estati calde, con terreno ben drenato e soleggiato.

Semina e raccolta: si semina in autunno e si raccoglie tra giugno e luglio successivo.

Sostenibilità: pratiche biologiche, rotazioni colturali e limitato uso di trattamenti favoriscono la qualità organolettica e la tutela dell’ecosistema.

Sapore, aroma e proprietà nutrizionali
Sapore e aroma
A differenza dell’aglio comune, l’aglione offre:

Gusto dolce e delicato, con una lieve nota di nocciola.

Aroma tenue, che non sovrasta gli altri ingredienti ma li valorizza.

Benefici per la salute


Antiossidanti: composti fenolici che contrastano i radicali liberi.

Minerali e vitamine: ricco di vitamina C, potassio e manganese.

Digeribilità: più tollerato rispetto all’aglio tradizionale, riduce il rischio di effetti collaterali come alito cattivo o gonfiore.

Differenze tra aglione e aglio comune



Confronto tra Aglione della Val di Chiana e aglio comune
CaratteristicaAglione della Val di ChianaAglio comune
BulboGrande (≥ 500 g)Piccolo (20–50 g)
AromaDelicato, dolceIntenso, pungente
UsoCrudo, cotto, marinatoPrincipalmente cotto o in polvere
Conservazione6–8 mesi in ambiente fresco e asciutto3–4 mesi



Usi in cucina: tradizione e innovazione
L’aglione è un ingrediente versatile, perfetto sia in ricette antiche che in preparazioni creative:

Pici all’aglione
La ricetta più celebre della Val di Chiana:

Soffriggi uno spicchio d’aglione tritato in olio EVO.

Scola i pici al dente e saltali nella padella, aggiungendo un mestolo di acqua di cottura.

Completa con pepe nero e Pecorino di Pienza DOP grattugiato.

Zuppa di legumi e aglione
L’aglione sostituisce l’aglio nelle zuppe di fagioli o lenticchie, conferendo dolcezza e aroma senza amaro.

Marinature e salse
Marinata: mescola aglione schiacciato, limone, erbe aromatiche e olio per carni bianche o pesce.

Mayonnaise all’aglione: emulsiona tuorli, olio, succo di limone e un pizzico di aglione tritato finemente.

Piatto gourmet
In abbinamento a formaggi freschi, l’aglione diventa crema da spalmare su crostini o come topping su burrata.

Conservazione e vendita
Ambiente ideale: luogo fresco (10–15 °C), asciutto e ben ventilato.

Durata: fino a 6–8 mesi se conservato correttamente, grazie alla buccia spessa che protegge i germogli.

Dove trovarlo: in botteghe di specialità toscane, mercati contadini e sullo shop online de La Taverna del Pecorino.

L’Aglione nella cultura toscana
L’aglione non è solo ingrediente, ma simbolo di un territorio che valorizza l’agricoltura familiare e il “km 0”. Le sagre locali dedicate all’aglione, come quella di Castiglion Fiorentino, celebrano il raccolto estivo e attraggono appassionati da tutta Italia, contribuendo a trasmettere una tradizione secolare.

Conclusione
L’aglione della Val di Chiana è un tesoro gastronomico che unisce dimensioni imponenti, sapore delicato e proprietà nutrizionali. Coltivato con passione e rispetto per l’ambiente, arricchisce piatti tradizionali e moderni senza mai risultare invadente. Esplora le nostre ricette a base di aglione e porta in tavola il meglio della cucina toscana, tra storia, innovazione e sapori autentici.

Domande frequenti sull’Aglione della Val di Chiana

In cosa l’aglione differisce dall’aglio comune?

L’aglione ha un bulbo molto più grande (fino a 500 g), un sapore dolce e un aroma delicato, senza la pungente nota tipica dell’aglio tradizionale.

Qual è il periodo di raccolta?

Si semina in autunno e si raccoglie tra giugno e luglio successivo, quando gli spicchi hanno raggiunto la maturità ottimale.

Come conservarlo a lungo?

Va conservato in un luogo fresco (10–15 °C), asciutto e ventilato: si mantiene per 6–8 mesi grazie alla buccia protettiva.

Quali ricette tradizionali posso preparare?

Oltre ai pici all’aglione, si presta a zuppe di legumi, marinature, salse e creme spalmabili su crostini.

Dove posso acquistarlo?

Nei mercati contadini della Val di Chiana, nelle botteghe di specialità toscane e sullo shop online de La Taverna del Pecorino.


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