Sangiovese
Un vitigno dalle uve d'oro

La Taverna del Pecorino di Matteo Pasquetti

Il Sangiovese è uno dei vitigni a bacca rossa più importanti e diffusi in Italia, e produce alcuni dei vini più prestigiosi del paese. Facciamo una panoramica dettagliata su questo vitigno, dalla sua origine alle sue proprietà organolettiche e ai vini più famosi che ne derivano.

Il Sangiovese ha origini molto antiche, si potrebbe ipotizzare, risalenti almeno all'epoca etrusca. Il nome "Sangiovese" potrebbe derivare dal latino "Sanguis Jovis", che significa "sangue di Giove". Questo nome evocativo sottolinea l'importanza e il prestigio che il vitigno ha sempre avuto.

Dove viene coltivato il Sangiovese e quali sono le sue caratteristiche


Il Sangiovese è coltivato principalmente in Toscana, ma anche in altre regioni italiane come l'Emilia-Romagna, l'Umbria, le Marche e la Campania. Fuori dall'Italia, si trova anche in paesi come gli Stati Uniti e l'Australia, dove ha trovato terreno fertile.

Le uve del Sangiovese producono vini con caratteristiche organolettiche distintive. I vini prodotti dal Sangiovese hanno un colore rosso rubino che tende al granato con l'invecchiamento. Al naso, presentano un bouquet complesso con note di ciliegia, prugna, violetta e sottobosco.
Spesso emergono anche sentori speziati come pepe nero e tabacco, soprattutto nei vini più invecchiati. Al palato, i vini di Sangiovese sono generalmente caratterizzati da una buona acidità, tannini decisi ma eleganti, e una struttura equilibrata.

I sapori possono variare dalla frutta rossa (ciliegia, fragola) alle note terrose e speziate. Questo vitigno ha un'ottima capacità di invecchiamento, durante il quale sviluppa complessità e profondità. I vini più giovani tendono ad essere freschi e fruttati, mentre quelli invecchiati mostrano sfumature più complesse e raffinate.

Il Sangiovese è alla base di alcuni dei vini italiani più celebri come:

Il Chianti Classico: prodotto in Toscana, questo vino è conosciuto per la sua freschezza, il sapore di ciliegia e le note floreali di violetta.

Il Chianti Classico Riserva: invecchiato più a lungo, sviluppa una maggiore complessità con note di cuoio e spezie.

Il Brunello di Montalcino: un vino pregiato ottenuto da una specifica varietà di Sangiovese chiamata "Sangiovese Grosso" o "Brunello". È noto per la sua grande struttura, i tannini robusti e le note di frutta matura, sottobosco e spezie. Invecchiato per almeno cinque anni, di cui almeno due in botte di rovere, è un vino da lungo affinamento.

Il vino Nobile di Montepulciano: altro vino toscano di rilievo, realizzato principalmente con Sangiovese (localmente chiamato Prugnolo Gentile). Presenta aromi di frutta rossa, spezie e un carattere leggermente terroso. Ha una buona acidità e tannini ben integrati.

Il Morellino di Scansano: proveniente dalla Maremma toscana, è un vino di corpo medio con note di frutta rossa fresca e una piacevole freschezza. È meno tannico rispetto al Brunello e al Chianti Classico, e spesso è più accessibile in giovane età.

Il Sangiovese è un vitigno estremamente versatile e capace di produrre vini di grande qualità e varietà. La sua capacità di esprimere il terroir in cui è coltivato lo rende unico e apprezzato in tutto il mondo. Dai vini giovani e freschi ai grandi rossi da invecchiamento, il Sangiovese offre un'esperienza organolettica ricca e affascinante.