L’aglione è un classico della Valdichiana, si coltiva in un territorio dedito all’orticoltura tra Arezzo, Siena e Perugia, la differenza con l’aglio che tutti conosciamo, è data dagli spicchi molto grandi di colore bianco. I bulbi dell’aglione possono pesare anche 500g, il suo sapore è più dolce, è più digeribile, e il suo odore è meno “pesante” rispetto all’aglio comune, ed è comunque un buon alleato per la nostra salute. I pici o “ pinci” o anche “bringoli ”, “stringozzi ”in Umbria ma anche “umbricelli”, “ ciriole ”, è un tipo di pasta fresca molto rustica, lavorata a mano, lunga come uno spaghetto conosciuta fin dal tempo degli etruschi, che si sposa bene con il sugo all’aglione, “assorbendolo bene” grazie alla sua ruvidezza caratteristica questa della pasta fresca. Il nome dei pici forse deriva dal movimento che si fa con il palmo della mano che preme sulla spianatoia “appicciare” per dare la dovuta forma alla pasta. Oggi vedremo nello specifico la famosa ricetta dei pici all’aglione.
Per la nostra ricetta dei pici all’aglione partiamo dai pici fatti in casa
Gli ingredienti per i pici all’aglione:
• 400g di farina tipo 0
• 200 g di acqua fredda
• 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
• 300g di polpa di pomodoro
• 100g di passata di pomodoro
• 3/4 spicchi di aglione
• 1 peperoncino
Prepariamo i nostri pici all’aglione:
Setacciamo la farina sulla spianatoia, uniamo una presa di sale, formiamo la classica fontana versando al centro 1 cucchiaio di olio e l’acqua, impastiamo e formiamo una palla.
Si lascia riposare per 10 minuti quindi si stende con un mattarello dando 1cm di spessore alla pasta, tagliamo la pasta formando delle strisce di 1cm di larghezza, poi rollando sulla spianatoia con le mani si formano i pici, lasciamoli riposare sulla spianatoia infarinata. A questo punto, prendiamo l’aglione, sbucciamolo e tagliamolo finemente e mettiamolo nella padella con un paio di cucchiai di olio. Aggiungiamo il peperoncino e un po' d’acqua, copriamo a fiamma bassa, il soffritto deve cuocere piano piano l’aglione dovrà solo ammorbidirsi senza scurirsi, una decina di minuti andranno bene. Quindi uniamo la polpa e il passato, saliamo, facendo cuocere sempre a fuoco moderato per 15-20 minuti, dando consistenza al sugo, se dobbiamo aggiungere un po' d’acqua aggiungiamo quella di cottura dei i nostri pici che dovranno essere cotti in abbondante acqua salata e bollente, una volta cotti e scolati mettiamoli nella padella del sugo, giriamo la pasta facciamo prendere bene il condimento, i pici all’aglione sono pronti da servire.
Aglione coltivazione:
In precedenza, abbiamo scoperto che cos’è l’aglione e vi abbiamo proposto una delle ricette più importanti e conosciute della tradizione Toscana, adesso però cerchiamo di capire qualcosa in più sulla coltivazione di questo aglio così particolare.
La prima cosa importante da dire sulla coltivazione dell’aglione, è che la semina del prodotto avviene tra la metà di ottobre e la prima metà di novembre. I singoli spicchi vengono messi a dimora nel terreno con il capo rivolti verso l’alto. Per un ottimo risultato, il terreno deve avere delle caratteristiche ben precise. Deve essere sciolto, sabbioso, senza troppi ristagni d’acqua, pur riuscendo a mantenere una buona umidità. La raccolta avviene solitamente tra giugno e luglio e ci accorgiamo che l’aglione nel terreno è pronto per essere raccolto, perché in superficie la pianta comincia a seccare.