Che cos'è la transumanza
Una tradizione antica patrimonio dell'umanità

La Taverna del Pecorino di Matteo Pasquetti

La transumanza è un’antica pratica della pastorizia che nel 2019 è stata inserita dall'UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

transumanza


Che cos’è
La transumanza è una pratica tradizionale dell'allevamento che consiste nel muovere gli animali, solitamente pecore, capre o bovini, dalle zone di pascolo invernale a quelle estive e viceversa.
È comune in molte regioni del mondo, soprattutto in quelle dove le aree di pascolo variano a seconda delle stagioni.

L’Italia è proprio una di queste aree. Qui, infatti, sia al Nord che in alcune regioni del Sud, gli animali vengono spostati più volte durante l’anno in cerca dei pascoli e di condizioni climatiche migliori.
Si parla, infatti, di "monticazione" e "demonticazione": la prima è la fase iniziale della transumanza, che ha luogo nel periodo primaverile, quando avviene il trasferimento dalle zone di pianura ai pascoli di alta quota, dando inizio all’alpeggio estivo; la seconda, invece, è il trasferimento dai pascoli in quota verso quelli in pianura durante il periodo autunnale.

La transumanza, che in Italia ha una lunga storia, è stata una pratica diffusa in molte regioni ed ha avuto un’importanza fondamentale per l'economia e la cultura di tutto il Paese, importanza che possiamo riconoscerle ancora attualmente, sebbene sia praticata in misura minore rispetto al passato.
In particolare, la transumanza ha e ha avuto un ruolo centrale nelle regioni montuose, dove gli animali venivano spostati dalle zone di pascolo invernale a quelle estive seguendo percorsi vecchi di secoli, vie erbose dette “tratturi”, che attraversano valli, alture, colline e montagne.

Nonostante il grande rilievo avuto in passato a livello economico e sociale e gli enormi benefici a livello di sostenibilità, la pratica della transumanza è andata progressivamente diminuendo a causa dell'aumento dell'industrializzazione e dell'urbanizzazione, della diminuzione delle aree di pascolo e dei cambiamenti climatici.
Tuttavia, fortunatamente, in alcune regioni italiane – Molise, Abruzzo, Puglia, Lazio, Campania, Trentino Alto Adige, Lombardia, Valle d'Aosta, Sardegna e Veneto – la transumanza continua ad essere praticata ancora oggi, e rappresenta un'importante tradizione culturale da custodire, tramandare e valorizzare, nonché un'interessante e unica attrazione turistica.


Il riconoscimento UNESCO
La transumanza è stato ed è un sistema di allevamento molto efficiente, che in passato ha rappresentato un'importante risorsa economica per le comunità rurali, poiché ha permesso di sfruttare al meglio le risorse naturali a disposizione.
Ma non dobbiamo dimenticare che questo modo di concepire il rapporto fra uomo e natura ha contribuito a mantenere la biodiversità e la varietà degli ecosistemi, favorendo la conservazione della flora e della fauna autoctone.
In definitiva, questo metodo di allevamento si è dimostrato sicuramente il più sostenibile ed efficiente.

Sono proprio questi i motivi che hanno spinto l’UNESCO ad inserire la transumanza fra i Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità: i pastori transumanti, infatti, hanno una conoscenza approfondita dell'ambiente, dell'equilibrio ecologico tra uomo e natura e dei cambiamenti climatici.